In questo momento, come domandi, io suggerirei assolutamente il tasso variabile.
Come ti ha già dimostrato correttamente JoJo, i tassi variabili, proprio perché variabili, possono anche scendere. E in questo momento ci si aspetta una discesa, graduale ma protratta nel tempo.
Ai miei clienti (e ho tutto l'interesse a fare il loro interesse perché vorrei fare questo lavoro fino alla pensione) io suggerisco la formula a "tasso variabile e rata costante", che ti dà la certezza della rata, ma ti permette di usufruire dei vantaggi del tasso variabile.
Senza farti complicate dimostrazioni matematiche, questa formula ti permette, in uno scenario di diminuzione dei tassi (come quello atteso) di restituire nei primi anni di mutuo una maggior quantità di capitale, con un vantaggio innegabile in termini di risparmio sugli interessi.
Ormai quasi tutte le banche (ma ovviamente soprattutto le specializzate) sono in grado di offrire questa formula.
Approfitto poi della tua domanda per fare un pochino di chiarezza sulla cartolarizzazione dei mutui, spauracchio su cui cominciano a farsi vive le più disparate leggende metropolitane, come dimostra la risposta di zamaxx. Se anche il tuo mutuo venisse cartolarizzato (ceduto ad altri attraverso un prodotto derivato), tu puoi richiedere al firmatario del tuo contratto di mutuo (la banca che te lo ha concesso) il rispetto del contratto stesso. Di conseguenza, al limite, sarebbe la banca che ti ha concesso il mutuo a dover impazzire per farsi rilasciare il conteggio estintivo dalla fantomatica finanziaria delle isole Cayman (e così anche Zamaxx può tranquillizzare il suo conoscente, se davvero esiste e non si chiama "sentito dire").