Domanda:
Un direttore di banca può rifiutarsi di pagare un assegno emesso dalla banca che dirige?
Xenio
2013-04-16 08:54:08 UTC
Un datore di lavoro paga i suoi dipendenti con assegno circolare intestato. Un dipendente, non avendo conti correnti aperti con nessuna banca e non volendone aprire, va alla banca che ha emesso l'assegno (diciamo di circa 2000 euro) per farsi dare il contante equivalente al valore dell'assegno e il direttore della banca dice che per legge non può pagare quell'assegno in quanto supera i 1000 euro, asserendo che neanche le pensioni vengono pagate in contanti perchè per legge non può farlo! Chi mi sa spiegare come effettivamente stanno le cose e con quale diritto quel direttore asserisce che non può pagare un assegno emesso dalla sua banca??? Può quel dipendente chiamare i Carabinieri?
Sei risposte:
Fernando
2013-04-16 09:12:06 UTC
La banca può fare ciò che vuole anche non pagarti l'assegno. Non è affatto vero che se superi i mille euro non può essere incassato, un assegno ha già la sua tracciabilità, in questo la banca ti ha detto una menzogna sapendo di mentire. In altri tempi, ed è successo, si chiamava un notaio e i carabinieri e si metteva in protesto la banca perché non provvedeva a pagarti un titolo esecutivo. ora non più, le banche sono tutelate da quei parassiti che fanno le leggi a loro favore. L'unico che avrebbe voce in capitolo e chi ha emesso l'ordine a tuo favore cioè il tuo datore di lavoro deve andare in banca e fargli il **** a sangue al direttore perché non può opporsi al suo ordine. Ma sai com'è, le aziende sono sempre restie a mettersi contro una banca.
anonymous
2013-04-16 13:28:42 UTC
Il pagamento, anche a clienti occasionali, di assegni circolari presentati al pagamento presso lo stesso Istituto emittente, in linea di massima, non può essere legittimamente rifiutato, purchè il soggetto beneficiario dell’assegno sia in grado di fornire la sua identità (purtroppo su questo aspetto possono subentrare aspetti di discrezionalità) e non sussistano ostacoli al pagamento, quali denunce di sottrazione o smarrimento o ragioni di altra natura.

A tale proposito, l’operatore bancario si deve accertare che il presentatore dell'assegno corrisponda all'effettivo beneficiario del titolo... ecco perché sarebbe preferibile incassare l'assegno presso uno sportello bancario in cui si intrattengono rapporti e gli accertamenti d'identità sono semplificati.

In genere un rifiuto al pagamento non rappresenta un capriccio della banca, bensì un comportamento cautelativo della stessa.

In genere il cassiere richiede due documenti d'identità ma a volte, anche in considerazione dell'importo dell'assegno, questo può non bastare per dare certezza della legittimità del portatore.



Nel caso in evidenza la banca potrebbe assicurarsi della legittimità del portatore chiedendo conferma al cliente che ha richiesto l'emissione degli assegni (il datore di lavoro).



Diversamente, il cambio di assegni circolari emessi da altre banche può essere legittimamente rifiutato, atteso che l’assegno può essere direttamente incassato presso gli sportelli dell’emittente.



Per quanto riguarda al divieto di il trasferimento di denaro contante, tra soggetti diversi, per importi complessivamente pari o superiori a mille euro (D.L. n. 201 del 06/12/2011) il cliente ha la libertà di prelevare contanti dal proprio conto o a mezzo di cambio assegni anche superiori a 1.000 euro. L’eventuale prelevamento di contante, ove ritenuto necessario ed in relazione al profilo del cliente interessato, potrà comunque essere oggetto di segnalazione antiriciclaggio.
ezio
2016-01-09 12:13:27 UTC
anche se il quesito è un pò datato...

agenzia50 ha scritto correttamente. Le norme di riferimento sono:

- R.D. 1736 del 1933, art. 82,83,84,86

- Cassazione, 10 giugno 2013, sez. III, n. 14531 che aggiorna e definisce meglio le disposizioni

-purtroppo l'ABF (Arbitro Bancario Finanziario)- Decisione N. 1421 del 08 luglio 2011- complica le cose adducendo che la banca a cui riferirsi è SOLO quella che ha emesso l'assegno (sede o filiali).

Ecco la "procedura" da seguire anche solo per una questione di PRINCIPIO (parola dimenticata dagli italiani):

In sintesi, il bancario/direttore di filiale di turno rifiuta categoricamente il pagamento dell'AC nonostante l'effetto è vero e valido e il beneficiario è legittimo possessore di documento identificativo valido? (Attenzione: dopo qualche minuto diventano aggressivi e offensivi):

1) chiamare la GdF e spiegare loro molto bene la situazione. Procederanno all'identificazione e cercheranno di convincere i malcapitati che loro malgrado devono pagare. Se non sono folli accettano. Altrimenti:

2) recarsi presso la stessa filiale accompagnato da un Notaio che, accertato il rifiuto della banca di provvedere al pagamento richiesto, eleverà nei confronti di essa il PROTESTO citato nel R.D. 1736/1933 (vedi sopra), iscrivendo l’istituto di credito nell’apposito Pubblico Registro dei Protesti, con tutte le gravissime conseguenze del caso. Contestualmente aprire una Denuncia Penale Personale nei confronti del malcapitato, con la motivazione di "calunnia e diffamazione per malafede" allegando il Verbale della GdF, l'ammontare dell'onorario del Notaio, dell'Avvocato (quasi mai necessario: pagano prima), e i danni morali e materiali subiti.

Di solito dopo il Verbbale della GdF accettano di pagare. Altrimenti non esitare e presentarsi col Notaio, senza timore perché le Leggi ci sono e devono essere rispettate da tutti. Banche comprese.
MissAnderssonReloaded
2013-04-17 06:31:44 UTC
Andiamo con ordine: innanzitutto, gli assegni sono fatti per essere versati, non cambiati. Se senza conto corrente si potesse fare tutto quel che si fa avendo il conto corrente, senza in più sostenerne le spese, chi si apre il conto sarebbe un demente, scusami!

non è vero che assegni superiori ai 1000 euro non si possono cambiare; però è vero che la banca può rifiutarsi di cambiare un assegno a un cliente occasionale per motivi di RISCHIO OPERATIVO: tu hai un assegno a te intestato di 2500 euro. Bene. Io, banca di cui tu non sei cliente, come posso fare ad identificarti? Ti chiedo il documento. Mettiamo che tu ti chiami Antonio Rossi. Come faccio a sapere che sei proprio tu il legittimo portatore dell'assegno, e non un tuo cugino che si chiama come te, ad esempio? E' una questione di buonsenso... Puoi chiamare chi vuoi, ma non esiste una legge che obblighi le banche a fare incassare in contanti a clientela occasionale qualunque assegno.
anonymous
2013-04-16 09:56:56 UTC
Da quel che ho capito io, in merito agli assegni circolari superiori ai 1000 euro,per poter essere pagati devono riportare la clausola di non trasferibilità,così come definito dal Dl 201/2011, convertito dalla legge 214/2011.

Ti riporto il link di un articolo che spiega un pò la situazione.

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2012-01-18/limiti-contante-febbraio-nuove-122817.shtml?uuid=AaOWWbfE



ciao
Sabrina
2013-04-16 10:27:05 UTC
se è cabrio o scoperto si' pero puoi farlo protestare e contestualmente segnalare la banca ed il direttore all' ombdusmann bancario.

sappi comunque che nel tuo caso il direttore poteva semplicemente censirti nella sua banca e trattaenreti dal cambio dell' assegno l'importo della girata


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